Roma: retrospettiva nella capitale italiana

Al crocevia dei percorsi, dove l’Oriente incontra l’Occidente, dove le storie si toccano e dove le memorie si intrecciano in nuovi sguardi, si riapre ancora una volta lo spazio dedicato al cinema. La retrospettiva Oriente Vzhod / Occidente Zahod – La frontiera nel cinema e nella storia, che nel 2025 ha attraversato gran parte dello spazio dell’Europa orientale – dalla Germania, Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia, Serbia e il Kosovo, fino alla Romania e all’Ungheria – torna a dicembre verso l’occidente. Il suo viaggio si concluderà con due tappe nel cuore della cultura europea: prima a Berlino (22–26 novembre), poi a Roma (6 e 7 dicembre).
Nel Cinema Nuovo Aquila di Roma, gioiello architettonico del razionalismo situato nel vivace quartiere Pigneto, che Pasolini amava tanto catturare con la sua cinepresa, presenteremo la nuova copia digitalizzata del film La frontiera del regista Franco Giraldi (digitalizzazione: Centro Sperimentale di Cinematografia). L’introduzione al film sarà condivisa con un ospite d’eccezione – l’inimitabile Giancarlo Giannini, protagonista dell’opera, che sarà presente alla proiezione.
Domenica 7 dicembre la retrospettiva proseguirà il suo percorso con due opere preziose: il cortometraggio del grande maestro Karpo Godina, Abissinia, e il lungometraggio di Katja Colja, Rosa, presentato in sala dalla regista e dai membri del cast.
PROGRAMMA

Sabato, 6 dicembre
21.15
La frontiera
Franco Giraldi, 1996, 107’, Italia
Presentazione: Donatello Fumarola e Mateja Zorn (co-curatrice della retrospettiva)
Ospite speciale: Giancarlo Giannini (protagonista del film)
Un giovane ufficiale dell’esercito austro-ungarico, Emidio Orlich, di origine dalmata, decide nell’inverno del 1916 di disertare per combattere con gli italiani contro l’Austria. Un altro giovane, Franco Velich, torna nell’estate 1941 nell’isola in cui è nato, la stessa dove era nato anni prima Emidio. L’isola, che era in territorio jugoslavo, è ora occupata dall’esercito italiano, e Franco entra in contrasto con la vecchia madre e la nipote di Emidio, la cui storia nella guerra precedente gli viene raccontata da Simeone, un vecchio saggio e disincantato.
“Giraldi ha trasposto la storia di Vegliani conservandone la delicatezza, il pudore, la malinconia, il ritmo necessariamente e coraggiosamente pacato, la difficoltà di capire quel mondo ritroso in cui è così difficile dire, sapere chi si è ….” (Claudio Magris)

Domenica, 7 dicembre
18.30
Abissinia
Karpo Godina, 1999, 17’, Slovenia
Nel 1900 iniziò la costruzione della ferrovia a scartamento ridotto Trieste-Parenzo, lunga 123 km. Alla fine del 1902, la linea fu solennemente inaugurata. Il popolo la chiamava con tre nomi: La Parenzana, Porečanka e Porečka. Nel 1935 l'Italia fascista decise di smantellare la ferrovia e i suoi binari, che vennero caricati su una nave per essere trasportati in Abissinia. Tuttavia, la nave affondò nel Mediterraneo e i binari andarono perduti. Oggi, lungo il vecchio tracciato ferroviario, rimangono solo le stazioni, sparse tra stati diversi, mentre le persone continuano a raccontare storie sulla Parenzana.
"Guardare un film su grande schermo è una cosa, ma il fascino unico che deriva dal respirare e meravigliarsi collettivamente in una sala cinematografica, incontrare gli autori e discutere di cinema fino a tarda notte è un’esperienza impareggiabile." – Karpo Godina

Rosa
Katja Colja, 2019, 80’, Italia / Slovenia
Igor e Rosa vivono sotto lo stesso tetto, riuscendo a evitare ogni contatto nonostante la loro lunga vita insieme. La perdita della figlia Maja ha gettato Rosa nella più profonda disperazione, mentre Igor da tempo vive in uno stato di totale apatia. Il loro rapporto è segnato da piccoli scontri e risentimenti; alcuni eventi hanno portato alla disgregazione del loro legame, ma altre circostanze li riavvicinano.