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Agorà 2025: Quattro sguardi, un territorio condiviso

Proiezioni 20. 7. 2025 • 14:30 • Gorizia

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Per il quarto anno consecutivo, al festival goriziano Premio Sergio Amidei prenderà vita la sezione Agorà, nata dalla collaborazione interfestivaliera tra il Premio Amidei e Omaggio a una visione. La sezione, curata da Steven Stergar, propone un dialogo tra opere cinematografiche di autrici e autori selezionati, con l’obiettivo di creare connessioni e abbattere confini, promuovendo l’arte cinematografica nello spirito della Capitale europea della cultura GO! 2025.

Il 20 luglio 2025, presso il Palazzo del Cinema di Gorizia, saranno presentati quattro cortometraggi di autrici e autori sloveni e italianiAna Čigon, Cabiria Lizzi, Neli Maraž e Ajad Noor – artisti che nei loro lavori sperimentano con diversi linguaggi cinematografici ed esprimono esperienze legate al comune spazio transfrontaliero. Le proiezioni saranno seguite da una conversazione approfondita con tutti i partecipanti, moderata dal curatore della sezione.

La quarta edizione di Agorà introduce importanti novità. In occasione dell’anno celebrativo 2025, vengono presentate opere che si distinguono profondamente per intento, tecnica, linguaggio e tematiche. La scelta di coinvolgere quest’anno quattro autori – due dalla Slovenia e due dall’Italia – è frutto di una volontà condivisa dei curatori di valorizzare sguardi diversi sul mondo contemporaneo. Una caratteristica particolare di questa edizione è anche il forte legame degli artisti con il territorio transfrontaliero che li accomuna.

Domenica, 20 luglio 2025

Sala 3 del cinema Kinemax di Gorizia, ore 14.30

Proiezione di quattro cortometraggi:

  • Catlands (Maček med vrati, 2024), Ana Čigon
    Allegoria animata su un quartiere diviso tra diversi ceti sociali felini. Con immaginazione e raffinato simbolismo, il film affronta il tema dei confini e delle loro implicazioni sociopolitiche.
  • In dolce attesa (in lavorazione), Cabiria Lizzi
    La prospettiva di due imprenditrici in un ambiente tradizionalmente maschile: l’industria funeraria italiana. Il film esplora i pregiudizi sul posto di lavoro e il rapporto tra genere, professione e aspettative.
  • Back to (Me)mories (Domov k spominu, 2016), Neli Maraž
    Documentario che, attraverso la storia di due sorelle e le loro vecchie fotografie, riflette sulla memoria, le immagini e il passare del tempo.
  • Il Mirmecologo (2024), Ajad Noor
    Esperimento cinematografico grottesco e horror che, in stile kafkiano, indaga sull’ipocrisia umana e sulla natura di creature apparentemente innocue – le formiche. 

Dopo le proiezioni seguirà un incontro con gli autori.

L’incontro con gli autori sarà moderato dal curatore della sezione Agorà, Steven Stergar, che nel catalogo del festival scrive:

Insomma, quattro film tra loro evidentemente distinti e distanti per scelte linguistiche e contenuti che riassumo quanto visto negli ultimi anni, e che offriamo come ideale chiusura di un ciclo con l’augurio di proseguire verso nuovi percorsi chiamati ad avvicinare, in via ulteriore, il cinema contemporaneo dei due Paesi.