SLOITA

Helke Misselwitz, Germania

Premio Darko Bratina. Omaggio a una visione 2022

 

Helke Misselwitz ležeče

 

MOTIVAZIONE

Le opere di Helke Misselwitz, piene di fascino, sono una cronaca degli anni che precedevano la caduta del muro di Berlino e di tutto ciò che ne seguì nella Repubblica Democratica Tedesca. Misselwitz ha documentato i cruciali mutamenti sociali e politici di un Paese che non esiste più. I suoi documentari e i film di finzione rivelano un calore umano raro ed un'attenzione particolare nei confronti di chiunque si offre alla macchina da presa. Sono saggi umanistici sulla vita e sull'amore e, allo stesso tempo, parlano di questioni pressanti come l’esistenza dei confini, del razzismo, la disuguaglianza delle donne sotto il regime socialista, la ricerca di un'identità nazionale o le difficoltà della classe operaia in una società capitalista. Nel suo obiettivo riesce a catturare con emozione la fragilità e la grandezza degli esseri umani che si confrontano con il peso della vita quotidiana e della storia.

 

BIOGRAFIA

Helke Misselwitz è una delle più importanti documentariste tedesche. È nata il 18 luglio 1947 a Planitz, una città della ex Repubblica Democratica Tedesca. Dopo il liceo, ha svolto un apprendistato come falegname e fisioterapista, dopodiché ha lavorato, invece, come assistente alla regia e come regista presso la televisione della Germania dell’Est per quasi un decennio.

Dal 1978 al 1982 ha studiato regia presso l’Accademia di Cinema e Televisione di Potsdam-Babelsberg. Dato che la richiesta di Misselwitz per entrare a far parte dello DEFA dedicato alla produzione di lungometraggi, studio cinematografico di stato della DDR, è stata rifiutata, essa ha realizzato brevi pezzi saggistici e documentaristici per lo studio DEFA dedicato ai film documentari. Anella maggior parte delle opere prodotte in quel periodo la regista esplora i confini tra fantasia e realtà, affrontando sempre la vita attuale della DDR.

Nel 1985, il regista Heiner Carow la accetta come studentessa di master presso l'Accademia delle Arti della Germania dell’Est. In questo periodo Misselwitz ha terminato il documentario “Winter adé” (After Winter Comes Spring, 1988), che racconta le varie situazioni di vita di diverse donne della DDR, spaziando da signore novantenni a ribelli ragazze punk adolescenti. Con questo film, Misselwitz inizia anche la sua lunga collaborazione con il cameraman Thomas Plenert. Nonostante la critica "ufficiale" abbia criticato pesantemente il lungometraggio, il che era dovuto alla sua intransigenza nei confronti del sistema sociopolitico di quel tempo, il film ha riscosso un grande successo sia tra i critici che il pubblico, portandole il Premio Colomba d'Argento come miglior documentario e film d’animazione al Festival di Leipzig. Questo documentario ha segnato il suo interesse duraturo per i ritratti di donne, i quali sono stati al centro delle sue opere sin dall’inizio.

Dal 1988 al 1999, Misselwitz ha lavorato come regista presso lo studio DEFA, realizzando diversi film che concedevano ritratti intimi e insoliti di persone che vivevano nel periodo che vedeva il loro stato sgretolarsi. I suoi lavori più noti di questo periodo sono “Who's Afraid of the Bogeyman” che racconta la storia dell'attività di un’azienda di carbone di Berlino guidata da una donna, e “Bulky Trash” la cui trama si concentra su musicisti punk che usano rifiuti e vecchi materiali di scarto come strumenti musicali.

Dopo la riunificazione tedesca, Misselwitz è ha perso il lavoro nel corso della liquidazione della DEFA e ha fondato la sua società di produzione cinematografica insieme al produttore Thomas Wilkening – una delle prime società di produzione cinematografica private della Germania dell’Est. Nel 1992 ha diretto il suo primo lungometraggio, “Herzsprung”, seguito da “Little Angel” nel 1996. La regista ha continuato inoltre a girare documentari come “My love, your love” che tratta di vecchi artisti che salgono sul palco per l'ultima volta, e ritratti di luoghi marcati fortemente dalla storia. Dal 1997 al 2014, Helke Misselwitz è stata docente di regia presso l’Università a Babelsberg e fa parte dell'Accademia delle Arti. Nel 2016 la regista ha ricevuto il premio speciale conferitole dai critici cinematografici tedeschi. Vive a Berlino e nei pressi di Rheinsberg.

 

FILMOGRAFIA SCELTA

2021: Die Frau des Dichters (The Poet’s Wife)

2019: Helga Paris, Fotografin (Helga Paris, Photographer)

2004: Quartier der Illusionen (District of Illusions)

2000/2001: Fremde Oder

1995/1996: Engelchen (Little Angel)

1995/1996: Meine Liebe, Deine Liebe (My Love, Your Love)

1995: Leben - Ein Traum (Life: A Dream)

1995: Träume (Dreams)

1992: Herzsprung

1989-1991: Sperrmüll (Bulky Trash)

1989: Wer fürchtet sich vorm schwarzen Mann (Who’s Afraid of the Bogeyman)

1987/1988: Winter adé (After Winter Comes Spring)

1983/1988: Marx-Familie (The Marx Family)

1985: Tango-Traum (Tango Dream)

1984/1985: 35 Fotos (35 Photos)

1983/1984: Aktfotografie - z.B. Gundula Schulze (Nude Photography Gundula Schulze)

1984: Stilleben - Eine Reise zu den Dingen (Still Life - A Journey to Things)

1982: Die fidele Bäckerin