SLOITA

Luigi Einaudi. Diario dell'esilio svizzero

Svizzera, 2000, digitale, b/n-col., 75'

in programma: Gorizia - masterclass, 26/11/2015

 

regia   Villi Hermann
sceneggiatura   Villi Hermann (dal ‘Diario’ pubblicato nel 1997 dalla casa editrice Einaudi)
fotografia   Hans Stürm
montaggio   Gianni Schmidhauser
suono   Villi Hermann
musiche   Ludovico Einaudi
voce narrante   Omero Antonutti
persone intervistate   Roberto Einaudi, Mario Ansermin, Zaccaria Curtaz, Ruggero Cominotti, Lucetta Jarach Guastalla, Renata Aldrovandi Einaudi, Francesca Pometta, Maria Gabriella di Savoia, Federico Hindermann, Gérard Bolla, Amedeo Mortara, Eugenio Mortara, Mario Ferro, Giovanni Ferro, Ariberto Mignoli, Edgardo Sogno, Giuseppe Salto, Paolo Della Valle, Saverio Tutino, Giuseppe Di Stefano, Giorgio Bocca
animazione Internet   Rainer M. Trinkler
grafica   Michela Balmelli
assistente alla produzione   Terry Inglese
produzione   Villi Hermann, Imagofilm Lugano
coproduzione   Televisione svizzera italiana Tsi Lugano
distribuzione in Svizzera Imagofilm Lugano; in Italia è stato pubblicato dall’ente ‘Luigi Einaudi’ della Banca d’Italia
lingua   italiano

Prima mondiale Festival del film Locarno 2000.

 

Ai giorni nostri, nella villa di famiglia a Dogliani, il nipote Roberto ricorda i giorni della fuga dell’allora rettore dell’Università di Torino, in compagnia della moglie Ida e con soli 200 franchi svizzeri in tasca, verso la Valle d’Aosta e poi la Svizzera dopo l’8 settembre 1943. “Fuga dei popoli davanti al barbaro invasore” la definì il futuro governatore della Banca d’Italia e presidente della Repubblica. Attraverso il Col de Fenetre passa, con l’aiuto di alcuni alpigiani, la frontiera. I primi giorni sono difficili, poi a Losanna, Ginevra e Neuchatel i notabili locali vengono a conoscenza del prestigioso esule e lo incontrano. Superando le rigide restrizioni, Einaudi può scrivere e tenere qualche incontro. Omero Antonutti legge pagine del diario e trasporta lo spettatore nel difficile clima vissuto dai rifugiati, le considerazioni quotidiane e le osservazioni sul sistema elvetico che saranno alla base del percorso teorico e politico di Einaudi. Così come le notizie dell’arrivo in terra neutrale di altri fuggiaschi dal nazi-fascismo, come Ernesto Rossi. Fino al rientro di Einaudi nella Roma liberata.