SLOITA

Conferimento del Premio Darko Bratina

data: 20.10.2021

categoria: notizie

Palazzo del Cinema, Gorizia

 

 

Sono trascorse alcune giornate ricche di conversazioni ed incontri, durante i quali Peter Zietlinger, vincitore del Premio Drako Bratina - Omaggio a una visione, ha presentato al pubblico la sua ricca produzione e ha condiviso le sue esperienze maturate nel suo percorso professionale e creativo.

Mercoledì, nel Palazzo del Cinema a Gorzia, abbiamo consegnato il 22° Premio Darko Bratina al direttore della fotografia Peter Zeitlinger. L’autore ci ha convinti con il suo vasto opus, in cui esplora con audacia le potenzialità dell’arte cinematografica e allo stesso tempo supera i confini del linguaggio cinematografico. Dopo aver ricevuto il premio, Zeitlinger si è commosso e ha detto che è impaziente di assistere ai prossimi festival del Kinoatelje, poiché è fiducioso che i futuri premiati continueranno a riunire persone che fanno del bene. »Essere buoni gli uni con gli altri, costruire comunità, è qualcosa a cui non dovremmo mai rinunciare«, ha aggiunto.

Anche Werner Herzog che si trova a Barcellona ha preparato una sorpresa speciale per il nostro premiato: »Peter, nessuno oltre a te oltrepassa i confini, di nessun tipo, in modo così deciso. Sei il migliore!«

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato anche il Sindaco del Comune di Nova Gorica, dott. Klemen Miklavič, l'assessore alla cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oretti e il direttore del Fondo Audiovisivo del Friuli-Venezia Giulia Paolo Vidali, che riconoscono l'importanza del festival, il quale da numerosi anni tramite la cultura cinematografica con coraggio collega il nostro territorio transfrontaliero.

Dopo la cerimonia di premiazione, abbiamo avuto l'opportunità di guardare il film Cave of Forgotten Dreams (r. Werner Herzog, 2010) in 3D, che ha incantato il pubblico. Li abbiamo accompagnati agli albori dell'esistenza umana sulla Terra, al Paleolitico, trentacinquemila anni fa, quando sono stati realizzati anche i dipinti murali nella grotta di Chauvet, dove ha filmato. »Abbiamo girato per alcuni giorni e abbiamo trascorso un massimo di due ore al giorno nella grotta, che è chiusa al pubblico. Da un punto di vista tecnologico, queste riprese sono stata eccezionali a causa delle circostanze specifiche del luogo.« Ha incollato con lo scotch le telecamere e gli obiettivi e ha improvvisato soluzioni ingegnose per risolvere gli imprevisti tecnologici in modo che gli spettatori potessero seguire la passeggiata nella grotta come se fossero lì. Come con la cinepresa, Zeitlinger ci ha portato in spalla in questo viaggio magnifico nel passato.

FOTO