Maribor: la Retrospettiva nell’ex CEC

Oriente / Occidente – l’attuale CEC GO! 2025 in visita cinematografica all’ex CEC Maribor 2012
Giovedì 27 novembre l’attuale Capitale Europea della Cultura GO! 2025 farà tappa cinematografica a Maribor, città che ha portato questo titolo nel 2012. Presso l’Intimni kino GT22, in piazza Glavni trg 22 a Maribor, il Kinoatelje presenterà la retrospettiva Oriente / Occidente: La frontiera nel cinema e nella storia. Il Kinoatelje è l’ideatore e responsabile artistico-produttivo della retrospettiva, un progetto che durante tutto l’anno ha contribuito in modo attivo alla creazione dei contenuti cinematografici del CEC GO! 2025. L’evento, organizzato dall’associazione Društvo za razvoj filmske kulture Maribor con il sostegno finanziario del Comune di Maribor, vede la collaborazione anche dell’Associazione dei critici cinematografici sloveni FIPRESCI, che parteciperà con una lezione nell’ambito del progetto Kritiški popotnik.
Il programma inizierà alle 19.00 con la presentazione della pubblicazione realizzata nell’ambito dello studio per la retrospettiva Oriente / Occidente. Alle 19.45 seguirà la proiezione del film di Mako Sajko Dov’è la cortina di ferro? (Kje je železna zavesa?, 1961), che sarà ulteriormente approfondito e contestualizzato dalla critica cinematografica e documentarista Majda Širca. Alle 21.00 l’evento si concluderà con la prima slovena della copia digitalizzata del film di Franco Giraldi La frontiera (1996). L’ingresso è gratuito.
La retrospettiva Oriente / Occidente fa parte del programma ufficiale della Capitale Europea della Cultura GO! 2025. Il progetto mira a svelare al pubblico europeo la ricca eredità cinematografica dell’area transfrontaliera tra la Slovenia e l’Italia. La filmografia di questo territorio, che esplora la vita lungo il confine sloveno-italiano, mette in luce la percezione convenzionale del confine come mera linea di separazione, rivelandolo invece come uno spazio dinamico di transizione, scambio e connessione.
La selezione cinematografica comprende una variegata gamma di film di finzione, documentari, opere d’animazione e cinegiornali, che riflettono le esperienze stratificate della vita nelle aree multiculturali, dove persone di diverse nazionalità convivono e si arricchiscono reciprocamente. Al tempo stesso si concentra su temi che rispecchiano sia l’esperienza storica sia quella contemporanea dello spazio transfrontaliero, offrendo una riflessione su questioni che risuonano in numerosi contesti interculturali europei.
La retrospettiva Oriente / Occidente, che nel 2025 viaggerà attraverso varie città europee, sarà arricchita da ulteriori incontri e presentazioni di storici, sociologi, teorici del cinema e cineasti. Questi approfondimenti metteranno in evidenza le esperienze delle comunità e dei singoli individui, illuminando come riconoscere e valorizzare i punti di forza delle regioni multiculturali.
Maggiori informazioni sulla retrospettiva.

Dov’è la cortina di ferro?
Mako Sajko, Slovenia (Jugoslavia), 1961, 12’
Questo breve documentario si concentra sulla vita lungo il confine jugoslavo-italiano negli anni '60. Con uno stile ironico, descrive la vita quotidiana e le relazioni di vicinato in questa zona di confine, dove il commercio tra i due paesi avviene quasi senza ostacoli. Il film sfata il mito di un confine impenetrabile tra il "blocco orientale e occidentale" e profetizza la futura apertura delle frontiere.
"Ho sempre filmato cose che sapevo non essere affatto fotogeniche, ma che portavano un messaggio utile. Nei miei film ho parlato di questioni che potevamo migliorare. Questo è il ruolo del documentario." – Mako Sajko

La frontiera
Franco Giraldi, Italia, 1996, 107’
Un giovane ufficiale dell’esercito austro-ungarico, Emidio Orlich, di origine dalmata, decide nell’inverno del 1916 di disertare per combattere con gli italiani contro l’Austria. Un altro giovane, Franco Velich, torna nell’estate 1941 nell’isola in cui è nato, la stessa dove era nato anni prima Emidio. L’isola, che era in territorio jugoslavo, è ora occupata dall’esercito italiano, e Franco entra in contrasto con la vecchia madre e la nipote di Emidio, la cui storia nella guerra precedente gli viene raccontata da Simeone, un vecchio saggio e disincantato.
“Giraldi ha trasposto la storia di Vegliani conservandone la delicatezza, il pudore, la malinconia, il ritmo necessariamente e coraggiosamente pacato, la difficoltà di capire quel mondo ritroso in cui è così difficile dire, sapere chi si è ….” (Claudio Magris)
Kritiški popotnik — Il viaggiatore critico
Lo scopo del progetto, realizzato con il sostegno finanziario dal Centro cinematico sloveno, è la decentralizzazione del panorama cinematografico e, in particolare, della critica cinematografica. I critici e le critiche di cinema, che a causa della forte centralizzazione operiamo e viviamo prevalentemente nella capitale, abbiamo deciso di preparare il nostro fagotto, metterci in cammino e portare la critica cinematografica nelle sale cinematografiche di tutta la Slovenia, incontrando così di persona — in dibattiti dal vivo — gli appassionati di cinema che non godono dei privilegi dell’offerta cinematografica centrale. Mentre la critica cinematografica sta scomparendo dalle pagine dei giornali, dagli schermi televisivi e dalle frequenze radiofoniche, essa funziona al meglio nel confronto diretto e bidirezionale delle opinioni, in una situazione sociale di dialogo che segue una visione collettiva — che è anche una delle missioni fondamentali dell’arte cinematografica. Il progetto ha già fatto tappa quest’anno a Maribor e Idrija, e all’inizio di dicembre arriverà anche al cinema Mali Union di Celje.